Lettera aperta al sottosegretario del Mise
Gentile signor sottosegretario Antonello Giacomelli abbiamo visto sul sito del Mise le nuove “Linee guida – Emissione delle cartevalori postali”, da Lei sottoscritte, purtroppo, senza un confronto conclusivo con le componenti del mondo filatelico italiano.
Assieme ad alcune cose apprezzabili (di cui aspettiamo la reale applicazione) vi è una norma che spicca per la novità, l’incomprensibilità e il danno notevolissimo che potrà procurare alla diffusione della filatelia italiana.
Si trova al punto 8, laddove si prevede che “l’immagine delle carte-valori postali è resa pubblica solo il giorno dell’emissione”. Poter pubblicare un comunicato stampa prima dell’emissione è del tutto inutile, nel mondo d’oggi (pensi agli attuali strumenti di comunicazione!), se non vi è un’immagine appropriata da allegare. In più, non si capisce quale potrebbe essere il vantaggio di questa scelta: è solo un’enorme zappa sui piedi per tutta la filatelia italiana. La stampa non raccoglierà mai l’informazione; i siti di news men che meno; i collezionisti abituati a prepararsi buste o cartoline maximum per il giorno d’emissione non potranno più farlo.
Va benissimo enfatizzare l’emissione con una presentazione nel giorno del debutto (o magari anche prima), ma una strada (cioè la comunicazione preventiva alla stampa di tutti gli elementi) non esclude l’altra (la presentazione). Anzi, si rafforzano a vicenda! Da giorni, Paesi come il Belgio o gli Stati Uniti hanno rivelato buona parte delle immagini riguardanti i francobolli del 2018. Non si tratta di arrivare a questo livello, ma soltanto di offrire informazioni e immagini per tempo, diciamo due o tre settimane prima del debutto. Giusto per fare un esempio, la Francia sta comunicando ora i titoli di febbraio.
Bene la scelta di evitare ripetizioni e sottolineare gli anniversari tondi; di conseguenza, la invitiamo ad eliminare dal programma 2018 titoli come san Pio (ricordato in passato già due volte) e Giovannino Guareschi (una), i bandierai degli Uffizi (45° anniversario) e l’Inter (110°).
Un ultimo rilievo: agli Stati generali di Milano, Lei si era impegnato ad inserire un limite anche per il numero dei francobolli. Interessa poco sapere che verranno autorizzate non più di 40 emissioni l’anno (il riferimento è al punto 4), quanto il numero complessivo delle cartevalori. Ossia, dell’impegno richiesto, non solo economico, per seguire l’intera produzione.
Nell’augurarLe quindi buon Natale e buon anno, i professionisti, i collezionisti ed i giornalisti specializzati La invitano a rivedere perlomeno quanto indicato sopra.
Sebastiano Cilio, presidente dell’Associazione nazionale professionisti filatelici
Piero Macrelli, presidente della Federazione fra le società filateliche italiane
Fabio Bonacina, presidente dell’Unione stampa filatelica italiana
23 dicembre 2017