Nato a Vetralla (Viterbo) il 15 aprile 1907, era un giornalista sportivo; il primo radiocronista di calcio. Come ha ricordato “Cronaca filatelica” nel 2007, Sabelli Fioretti, dai microfoni dell’Eiar, raccontò per primo un incontro di calcio, Italia-Ungheria (4-3); partita della Coppa internazionale giocata a Roma, allo stadio del Partito nazionale fascista (poi stadio Flaminio), il 25 marzo 1928. Fu direttore del “Corriere dello sport”; oltre al calcio, amava il ciclismo e l’atletica.
Ma socio Usfi per un breve periodo è stato anche il figlio Claudio (classe 1944), giornalista professionista, che ha raggiunto la notorietà alla conduzione, dal 2009 al 2015, del programma radiofonico “Un giorno da pecora”.
Curiosità. Nel 2006, durante l’elezione del presidente della Repubblica (primo successo di Giorgio Napolitano), Claudio Sabelli Fioretti ha ricevuto due voti nel terzo scrutino e un voto nel quarto. Nel 2013, sempre nel voto delle Camere riunite (che ha poi determinato il bis di Giorgio Napolitano), ha ottenuto un voto nel primo scrutinio, due nel secondo e otto nel terzo. Infine, nel 2015, durante l’elezione che ha portato alla designazione di Sergio Mattarella, Claudio Sabelli Fioretti ha ricevuto undici voti nel primo scrutinio e ben quattordici nel secondo. Così, ironicamente, Claudio Sabelli Fioretti ricorda il padre Giuseppe: “Non sono sicuro che sia stato un ottimo padre. Ma sono sicuro di essere stato un pessimo figlio”.