Visto che finora non è stato nominato un referente politico (viceministro o sottosegretario) alle Comunicazioni, per affrontare il problema della “Linee guida – Emissione delle cartevalori postali”, in particolare quello della diffusione delle immagini riferite ai nuovi francobolli, è stata inviata una lettera al ministro allo Sviluppo economico Luigi Di Maio, sottoscritta dai presidenti di Federazione fra le società filateliche italiane Piero Macrelli, Associazione nazionale professionisti filatelici Sebastiano Cilio, Unione stampa filatelica italiana Fabio Bonacina.
Il testo completo:
Egregio ministro allo Sviluppo economico
onorevole Luigi Di Maio
segreteria.ministro@mise.gov.it
chi scrive rappresenta la stragrande maggioranza delle società di collezionisti, degli operatori commerciali, dei giornalisti e degli scrittori filatelici.
Visto che, almeno per ora, non ha delegato il settore delle comunicazioni, ci rivolgiamo a Lei per risolvere un problema che, dall’inizio del 2018, sta arrecando danni al nostro settore.
Ci si riferisce alle “Linee guida – Emissione delle cartevalori postali”, varate nel dicembre scorso dal Mise e sottoscritte dall’allora sottosegretario Antonello Giacomelli.
Insieme ad alcune cose apprezzabili (di cui aspettiamo la reale applicazione) vi è una norma che spicca per la novità, l’incomprensibilità e il danno notevolissimo che ha procurato e procura alla diffusione della filatelia italiana.
Si trova al punto 8, laddove si prevede che “l’immagine delle carte-valori postali è resa pubblica solo il giorno dell’emissione”.
Poter pubblicare un comunicato stampa prima dell’emissione è del tutto inutile, nel mondo d’oggi (pensi agli attuali strumenti di comunicazione!), se non vi è un’immagine appropriata da allegare. In più, non si capisce quale potrebbe essere il vantaggio di questa scelta: è solo un’enorme zappa sui piedi per tutta la filatelia italiana.
Com’era facile da immaginare, la stampa non raccoglie l’informazione; i siti di news men che meno; i collezionisti abituati a realizzare in proprio buste o cartoline -cosa che richiede la preparazione in anticipo- di fatto non lo possono più fare.
Va benissimo enfatizzare l’emissione con una presentazione nel giorno del debutto (o magari anche prima), ma una strada (cioè la comunicazione preventiva alla stampa di tutti gli elementi) non esclude l’altra (la presentazione). Anzi, si rafforzano a vicenda!
Diversi Paesi, come il Belgio o gli Stati Uniti, rivelano con parecchi mesi di anticipo buona parte delle immagini riguardanti le emissioni future. Non si tratta di arrivare a questo livello, ma soltanto di offrire informazioni e bozzetti per tempo, diciamo almeno due o tre settimane prima dell’uscita. Giusto per fare un esempio, Austria, Francia e Germania da tempo hanno messo a disposizione i materiali riguardanti il prossimo ottobre.
Ringraziando per l’attenzione, ci rendiamo disponibili ad un approfondimento.
Piero Macrelli, presidente della Federazione fra le società filateliche italiane
Sebastiano Cilio, presidente dell’Associazione nazionale professionisti filatelici
Fabio Bonacina, presidente dell’Unione stampa filatelica italiana
Milano, 25 settembre 2018
3 ottobre 2018